IOnian Sea water quality MOnitoring by Satellite data

Componente 3

Calibrazione, messa a punto e generazione dei prodotti operativi

Quest’attività prende il via dall’integrazione dei risultati ottenuti nelle due precedenti componenti, in particolare le misure in situ permetteranno una calibrazione/validazione a scala locale delle misure satellitari, quindi una rivalutazione dei risultati preliminari ottenuti nella componente 1.
Al termine di questa fase saranno generati i risultati finali inerenti la qualità delle acque, espressi in termini dei parametri precedentemente individuati ed investigati. L’analisi dei risultati permetterà di rivalutare i trends di lungo periodo dei singoli parametri per la fascia litoranea lucana, nonché l’individuazione di eventuali situazioni di particolare criticità.



Partner responsabile:

Università della Basilicata - Scuola di Ingegneria

Integrazione dei dati satellitari e delle misure in situ
L’integrazione delle misure effettuate nella precedente componente con i prodotti/dati satellitari definiti nella componente 1, permetterà una calibrazione di questi ultimi a scala locale, con la verifica della loro affidabilità e sensibilità. Eventuali criticità emerse da queste analisi verranno risolte in questa fase, permettendo la messa a punto finale dei prodotti satellitari.

Generazione dei risultati finali
Terminata la fase precedente si passerà alla generazione dei prodotti satellitari operativi, che saranno distribuiti a differenti scale temporali: giornaliera, settimanale, mensile. Saranno ovviamente rivalutati anche i risultati ottenuti nella componente 1.

Gli output da produrre in questa fase saranno:

  1. Individuazione definitiva dei trends dei parametri investigati su lungo periodo.

  2. Mappe aggregate (dalla settimana al mese) di parametri significativi per la valutazione della qualità delle acque derivabili da satellite.

  3. Mappe delle anomalie spazio/temporali nelle serie storiche di cui al punto b).

  4. Mappe di probabilità/frequenza di occorrenza delle anomalie di cui al punto c).

  5. Mappatura delle aree a maggior degrado e di quelle a maggiore rischio potenziale dall’integrazione degli outputs di cui ai punti c) e d).


La documentazione da produrre relativamente alla terza componente è la seguente:

  1. Individuazione (report) delle aree costiere lucane interessate da maggior degrado e di quelle a maggiore rischio potenziale.

  2. Report sulla messa a punto e validazione sul lungo periodo di metodiche avanzate e sostenibili nel tempo per lo studio ed il monitoraggio della qualità delle acque costiere.

  3. Report sulle analisi satellitari dei fenomeni di trasporto dei sedimenti rilasciati alla foce dai principali fiumi lucani in occasione di eventi meteorici estremi.